I tre diversi tipi di misurazione dell'esposizione

Quale scegliere per ottenere un risultato perfetto.

Esposizione non è altro che la parola che sintetizza la quantità di luce che entra nella fotocamera. La macchina fotografica deve perciò avere un sistema in grado di misurare la luce, l’esposizione

E' quindi dotata di sensori (l’esposimetro, principalmente) che sfruttano algoritmi, permettendole di valutare la luce che entra dall’obiettivo, ossia la luce riflessa dalla scena inquadrata. Nelle moderne fotocamere digitali, i modi di misurazione dell’esposizione più consueti sono tre:

- Misurazione matrix (o valutativa),
- Misurazione media pesata al centro (o ponderata al centro),
- Misurazione spot.

Vediamo ora il loro funzionamento e quando è necessario usarli (li trovate principalmente su reflex e mirrorless):

Misurazione matrix:
La modalità di misurazione dell’esposizione statisticamente più usata.
Con questa modalità, l’esposizione viene calcolata analizzando istantaneamente la luminosità generale della scena, il contrasto, il colore (tonalità e saturazione), la gamma tonale dalle zone più scure a quelle più chiare, le aree con tonalità simile collegate tra loro o separate e la distanza del soggetto. Tutte queste informazioni vengono poi comparate con un database di immagini che coprono la maggioranza delle possibili situazioni fotografiche. La lettura Matrix rappresenta quindi la scelta migliore nella maggioranza delle situazioni sebbene sia da preferire quando sfondo e soggetto in primo piano sono illuminati dalla stessa quantità di luce. Non è infatti indicata per situazioni di controluce ossia quando la quantità di luce che illumina lo sfondo è maggiore rispetto a quella che illumina il soggetto in primo piano. Nel calcolo dell’esposizione la Matrix tiene in considerazione anche il punto AF attivo al momento.
Normalmente è la modalità d'esposizione predefinita da quasi tutte le fotocamere.


Misurazione media pesata al centro:
Utilizzata sovente tempo fa, ma ora quasi completamente sostituita dalla Matrix, considera l’intera scena, ma dà maggiore priorità alla zona centrale.
La lettura Ponderata centrale effettua una misurazione in un cerchio di 8 mm (ad esempio) al centro dell’inquadratura (peso del 75%), le aree al di fuori del cerchio hanno invece minore influenza nel calcolo dell’esposizione (peso del 25%.) Il diametro del cerchio può essere cambiato secondo la fotocamera.
La maggior priorità data alla porzione centrale della scena implica che questa modalità di misurazione vada usata quando il soggetto principale si trova al centro dell’inquadratura e sia presente uno sfondo eccessivamente luminoso, che porterebbe la misurazione Matrix a sottoesporre il primo piano.
Ovviamente, è possibile impiegarla anche quando il soggetto principale non è posizionato centralmente. In questo caso è necessario portarlo in mezzo all’inquadratura, misurare, bloccare l’esposizione e poi ricomporre la scena.

Misurazione Spot:
La misurazione spot calcola l’esposizione in una piccola area circostante il punto di messa a fuoco (per questo spot, punto in inglese). L’estensione di quest’area è pari a circa il 3% dell’intera scena inquadrata, a seconda del modello di fotocamera preso in esame. Il punto può essere spostato, quindi il soggetto in primo piano non deve essere necessariamente al centro.
Si usa principalmente nelle situazioni di forte contrasto del soggetto in primo piano.

Nei modi di scatto automatici molto probabilmente la fotocamera non ti permetterà di scegliere il metodo di misurazone, cosa che sarà possibile nei modi non automatici.

 

 

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