Il diaframma

Utilizzate questo potente elemento per regolare tempi e profondità di campo

Comprendere la funzionalità del diaframma in fotografia non è per nulla semplice e sovente i neofiti lo "lasciano perdere" lasciando che sia la macchina ad impostarlo.
Dà la possibilità, tra le altre cose, di gestire la profondità di campo.
Il diaframma è un elemento meccanico composto da lamelle posizionate a ventaglio inverso che si trova all’interno degli obiettivi fotografici.
Ha la particolarità di poter essere settato creando un foro di dimensioni variabili per poter regolare la quantità di flusso luminoso che passa all’interno dell’obiettivo.

L’apertura del diaframma è uno dei tre parametri di scatto fondamentali per ottenere una foto correttamente esposta.

Come regola generale, diaframmi troppo chiusi provocano, in genere, un peggioramento dell’immagine, dovuto alla diffrazione dei raggi luminosi ad opera dei bordi delle lamelle. I raggi diffratti sono sempre presenti, ma ad aperture maggiori il loro effetto sull’immagine diventa meno rilevante o irrilevante, considerando il rapporto tra la quantità di luce diffratta e quella diretta o per così dire “pulita”. La diffrazione non dipende dalla dimensione fisica reale del diaframma, ma dal rapporto tra la focale e l’apertura, chiamato anche “numero f”. (Cit. Wikipedia).

L’apertura del diaframma viene indicata con un numero preceduto dalla lettera “f”. I numeri f della scala dei diaframmi indicano il rapporto lunghezza focale in uso/diametro apertura diaframma.

In realtà la regolazione dell’esposizione può essere fatta anche solo con il tempo di scatto, ma, così facendo, si perde la possibilità di "giocare" con la profondità di campo, ossia lo spazio tra la macchina e l’infinito che viene messo a fuoco nella foto. Più è grande l’apertura del diaframma più si riduce la zona di messa a fuoco e viceversa. Elemento, questo, che ci consente di controllare cosa vogliamo a fuoco. Ad esempio, per i ritratti si userà un'apertura, per i paesaggi un'altra. Poi, ogni ottica ha un range di diaframmi nel quale si "comporta" meglio, per scoprirlo è necessario eseguire varie prove.

Per avere il pieno controllo della profondità di campo devi necessariamente disporre di una fotocamera con i comandi manuali o semiautomatici, quantomeno un modo di utilizzo manuale ed uno per gestire l'apertura. Tutte le reflex, anche entry-level, buona parte delle mirrorless, le compatte e addirittura qualche cellulare possiedono questi comandi. Senza, perderai una gigantesca possibilità creativa.

Ogni obiettivo ha la sua apertura minore. Da lì si parte chiudendo, a seconda del produttore ci sarà una scala standard o una con delle frazioni di chiusura.

In conclusione è bene ricordare:
Un valore di diaframma BASSO corrisponde ad una apertura molto ampia: un foro grande e ridotta profondità di campo.
Un valore di diaframma ALTO corrisponde ad una apertura molto ridotta: un foro piccolo e maggiore profondità di campo.

Provate, sperimentate, non abbiate paura. Nelle mani di un abile fotografo il diaframma è uno "strumento" potentissimo.

 

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